Un'estate a Hogwarts!
Anche questa estate nessun viaggio, sempre qui... per fortuna almeno a 2 Km c'è una bella spiaggia, il mio mare (quello dei miei luoghi natii). Dunque, stessa spiaggia stesso mare e solita routine, ma dopo un lungo periodo di stress lavorativo e non solo, vorrei fuggirmene altrove.
Non ho la cabina telefonica del Dr. Who, nè la DeLorean di Ritorno al futuro, ho solo il mio adorato kindle, che mi porto in spiaggia e con cui vado per universi alternativi.
Non ho la cabina telefonica del Dr. Who, nè la DeLorean di Ritorno al futuro, ho solo il mio adorato kindle, che mi porto in spiaggia e con cui vado per universi alternativi.
Avevo già visto e apprezzato i primi cinque film della serie e ho deciso che era il momento di leggere la saga letteraria più famosa al mondo, proprio quella ideata e scritta da J. K. Rowling: Harry Potter.
Si sa, anche se i film sono fedeli e molto ben fatti, i romanzi danno sempre di più, sia per maggiore complessità della trama che per approfondimento dei personaggi, per non parlare delle atmosfere e di quel quid pluris dato dall'immaginazione di chi legge.
Quest'estate l'ho passata a Hogwarts (non ho più l'età?! chisseneimporta!), passando per Diagon Alley, facendo qualche puntatina a Hogsmeade, sostando alla Tana e svicolando per Godric's Hollow, tra magia, personaggi indimenticabili, avventura ed emozionanti colpi di scena. Un'ottima terapia antistress, senza code nè contrattempi!

E' settembre, al binario 9 e 3/4 della vecchia stazione di King's Cross è in arrivo l'Hogwarts Express...che aspettate?!
Harry Potter è un predestinato: ha una cicatrice a
forma di
saetta sulla fronte e provoca strani fenomeni, come quello di farsi
ricrescere in una notte i capelli inesorabilmente tagliati dai perfidi
zii. Ma solo in occasione del suo undicesimo compleanno gli si rivelano
la sua natura e il suo destino, e il mondo misterioso cui di diritto
appartiene. Nello scatenato universo fantastico della Rowling, popolato
da gufi portalettere, scope volanti, caramelle al gusto di cavolini di
Bruxelles, ritratti che scappano...
Harry Potter è ormai celebre: durante il primo anno alla
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts ha sconfitto il terribile
Voldemort, vendicando la morte dei suoi genitori e coprendosi di
gloria. Ma una spaventosa minaccia incombe sulla scuola: un incantesimo
che colpisce i compagni di Harry uno dopo l’altro, e che
sembra legato a un antico mistero racchiuso nella tenebrosa Camera dei
Segreti.
«Non vado in cerca di guai. Di solito sono i guai che trovano
me». Così dice Harry Potter, giovane studente
della prestigiosa Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, ai suoi
amici. E infatti Harry non è al sicuro: un famigerato
assassino è evaso dalla terribile prigione di Azkaban e gli
sta dando la caccia, deciso a ucciderlo. Forse questa volta nemmeno la
scuola magica, nemmeno gli amici più cari possono aiutarlo,
non quando tra loro si nasconde un traditore...
È un momento cruciale nella vita di Harry Potter:
ormai è un mago adolescente, vuole andarsene dalla casa dei
pestiferi Dursley, vuole sognare la Cercatrice del Corvonero per cui ha
una cotta tremenda... E poi vuole scoprire quali sono i grandiosi
avvenimenti che si terranno a Hogwarts e che riguarderanno altre due
scuole di magia e una grande competizione che non si svolge da cento
anni. Harry Potter vuole davvero essere un normale mago di quattordici
anni. Ma sfortunatamente, Harry non è normale –
nemmeno come mago. E stavolta, la differenza può essergli
fatale.
Il quarto volume delle avventure di Harry Potter ci ha lasciato con il
fiato sospeso: Lord Voldemort è tornato. Che cosa
succederà ora che l’Oscuro Signore è di
nuovo in pieno possesso dei suoi terrificanti poteri? Quanta morte e
distruzione seminerà nel tentativo di riprendere il dominio
del mondo?
Sono lo stesse domande che si pone Harry Potter, disperatamente
segregato – come tutte le estati – nella casa dei
suoi zii Babbani, lontano dal mondo magico che gli appartiene. Ma
qualcosa è cambiato anche in lui. Ormai quindicenne, lo
ritroviamo divorato dalla frustrazione, la rabbia e l’ansia
di ribellione tipiche della sua età.
Alla fine dello scorso volume, abbiamo lasciato Harry Potter sconvolto,
solo e preoccupato. Il suo amato padrino Sirius Black è
morto, e le parole di Albus Silente sulla profezia gli confermano che
lo scontro con Lord Voldemort è ormai inevitabile. Niente
è più come prima: l’ultimo legame con
la sua famiglia è troncato, perfino Hogwarts non
è più la dimora accogliente dei primi anni,
mentre Voldemort è più forte, crudele e disumano
che mai. Harry stesso sa di essere cambiato. La frustrazione e il senso
di impotenza dei quindici anni hanno ceduto il posto a una fermezza e
una determinazione diverse, più adulte.
"Mi apro alla chiusura": è uno dei tanti enigmi lasciati da Silente con
cui Harry Potter deve confrontarsi in questo ultimo, settimo libro.
E anche la saga stessa, nel giungere alla propria fine, si apre a
sorpresa su nuovi mondi, nel passato e nel futuro: getta la luce della
meraviglia su dettagli,
personaggi ed eventi che pensavamo di conoscere già, rivelandone
segreti e significati profondi.
Insieme a Harry, nella sua disperata ricerca della verità,
ripercorriamo le avventure apparentemente già vissute, riviviamo piccoli
fatti e grandi eventi,
seguendo il filo della consapevolezza che si dipana e si acuisce in un
crescendo di colpi di scena, perdite e conquiste.
Non sei la sola ad essere rimasta a casa. ;) E come te mi sono buttata nella lettura. Con Harry Potter sono ferma al quarto volume ma ho intenzione di ricominciare da capo. I libri sono cento volte meglio dei film.
RispondiEliminaUn giorno, se trovo qualcuno che voglia venire con me, ho intenzione di andare qui:
https://www.universalorlando.com/harrypotter/
Siii, ricomincia sono veramente appassionanti letti di seguito!
EliminaPiacerebbe tanto anche a me visitare quei luoghi magici, chissà se un giorno...
Nel frattempo grazie del link, ora mi guardo tutto per bene (un viaggio virtuale è sempre meglio di niente, no?!).
Ciao! ^_^