TeleRicordi: Atlas Ufo Robot - Goldrake

ATLAS UFO ROBOT - GOLDRAKE
Correva l'anno 1978 quando viene trasmessa per la prima volta in Italia, su Rai 2,  la serie "Atlas Ufo Robot" nata dall'immaginifico sceneggiatore giapponese Go Nagai, disegnata da Kazuo Komatsubara e Shingo Araki e prodotta dalla Toei.
E' un'autentica rivoluzione: tutti i bambini e i giovani di quel periodo, abituati ai classici cartoni animati con storie soft ed educative o divertenti, scoprono un altro mondo di carta, fatto di fantascienza, complicatissimi robot e battaglie mirabolanti. Forse un genere più in linea con la mentalità giapponese, che con la nostra di allora: sociologi, psicologi, stampa, ecc. all'epoca si mobilitarono contro questo cartone animato, visto come una possibile minaccia allo sviluppo educativo dei bambini.



Actarus
Tanto clamore per nulla, perchè chi è stato bambino in quegli anni non può che ricordare con affetto e nostalgia questa serie, che nulla aveva di scovolgente se non la novità. 
Chi non ha fatto l'immancabile albo delle figurine di Goldrake o non aveva il suo modelino giocattolo dalle lame rotanti?  Essendo una femminuccia, confesso di essermi innamorata a prima vista di Actarus... 

Per avere un'idea del successo di Goldrake, basti pensare che il 45 giri prodotto dalla Fonit Cetra con le sigle della prima serie (firmate con lo pseudonimo Actarus), ottenne addirittura il disco d'oro, superando il milione di copie vendute.

LA STORIA IN BREVE
Actarus (il suo vero nome era Duke Fleed), principe della stella Fleed, riesce a fuggire dal suo mondo invaso e distrutto dal perfido imperatore Vega. Tutti gli abitanti sono stati sterminati, le città e le campagne bruciate e devastate, anche i genitori del ragazzo sono morti nel loro palazzo reale in preda alle fiamme.
Ogni cosa è caduta nelle mani del perfido imperatore, compreso il potente robot da combattimento, Goldrake. Ma, fortunatamente, Actarus riesce ad impadronirsene e a lasciare Fleed alla ricerca di un pianeta dove vivere.

Dopo anni di viaggi nel cosmo a bordo del suo Ufo Robot Goldrake, Duke decide di approdare sulla terra, dove trova le condizioni di vita migliori.
Qui, viene adottato dal professor Procton (Genzo Umon), del centro di ricerche spaziali, e incontra il giovane Alcor (Koji Kabuto), già pilota di Mazinga Z, giunto in Giappone dagli Stati Uniti per accertarsi dell'anomala attività di dischi volanti sul paese del Sol Levante.
Il professore, saputo del pericolo imminente, costituito dalle truppe di Vega che stanno  costruendo una base sulla faccia nascosta della Luna,  decide di far costruire per il robot un hangar sotterraneo dotato di 9 uscite alternative.
Actarus deve percorrere un lungo scivolo e, al grido di "Goldraaake!", dopo essere stato ricoperto da una tuta da combattimento, entra nel dorso del disco volante, chiamato "Atlas" in Italia e "Spacer" nella versione originale. Al momento di combattere, la sua postazione si trasferisce fin dentro la testa del Goldrake, e il robot si separa dal disco.

Il resto è... storia!

Commenti

  1. Io però ho sempre preferito Jeeg... Goldrake era il cartoon di mia sorella, di poco più grande di me. A quell'età anche sei mesi fanno la differenza (e mia sorella ne ha quattro e mezzo più di me, quindi era irraggiungibile!)
    :-)
    bei ricordi... grazie!

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  2. Mi ricordo la sigla, ma non ricordo il cartone, non so se l'ho mai visto per davvero,o l'ho imparata sentendola in seguito da qualche parte. Fra i robottoni il mio preferito resta Daitarn III XD

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    Risposte
    1. Perchè tu sei troppo giovane, ma fu il primo cartone animato con robot e battaglie spaziali, all'epoca fu una specie di rivoluzione per i bambini.
      Daitarn III lo ho amato anch'io, un eroe molto umano e spiritoso, e anche i nemici a volte avevano storie commoventi.

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  3. L'unico robot che ricordo e che seguivo è quello fatto di leoni che unendosi ne formavano uno solo ma non ricordo mai il titolo. :P

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  4. Mumble, mumble...controllo nel mio database cerebrale...era forse Daltanius?!

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